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Atlantide e altre pagine di storia proibita – La prefazione di Boris Yousef

Quando Nicola Bizzi mi ha proposto di realizzare una prefazione al suo ultimo saggio Atlantide e altre pagine di storia proibita, ho accettato subito e senza alcuna riserva, perché, conoscendo piuttosto bene l’Autore, la sua preparazione e il suo stile di scrittura – estremamente dotto ed erudito ma al contempo anche colloquiale ed esplicativo, già dal titolo avevo immaginato che si trattasse di un buon prodotto. E, una volta che mi sono cimentato nella sua lettura, non solo non ne sono rimasto deluso, ma devo confidarvi che mi sono ritrovato davanti ad un libro che, per prospettiva e profondità dei contenuti, travalicava di molto le mie seppur ottimistiche aspettative.

Atlantide e altre pagine di storia proibita di Nicola Bizzi non è un semplice saggio sui misteri del passato e sulle antiche civiltà scomparse come molti se ne possono trovare oggi nelle librerie. È un vero e proprio viaggio iniziatico, supportato dal rigore storico e dalla competenza del suo Autore, uno storico e scrittore che ha dedicato la propria vita alla ricerca delle più autentiche radici della civiltà umana sulla Terra e alla riscoperta della Tradizione Occidentale. Questo suo ultimo imponente lavoro può essere definito senza esitazioni un condensato di oltre venti saggi diversi, in cui il lettore viene trasportato e al contempo guidato per mano attraverso le barriere del tempo e dello spazio, dalla mitica Atlantide agli splendori e ai misteri della civiltà Minoica cretese, dall’Egitto dei Faraoni al Telestérion di Eleusi, fino ad arrivare a Ipazia di Alessandria, ai segreti della Teogonia di Esiodo e dell’Oracolo di Delfi e al mistero dei Templari. Un libro che nasce da una serie di riflessioni su grandi temi irrisolti della Storia, dell’Archeologia, della Mitologia e della sfera del sacro degli antichi popoli; temi ed argomenti che Nicola Bizzi, come ha specificato nella sua introduzione, ha avuto modo di affrontare nel corso degli ultimi anni in convegni e conferenze e su varie riviste, da Aesyr a Novum Imperium, da Archeomiste-ri a Satormagazine.

Conosco l’Autore fin dai primi anni ’90. All’epoca mi trovavo a Roma per seguire un master di specializzazione in Antropologia Culturale e ricordo che Nicola Bizzi mi contattò attraverso un comune amico dopo aver letto alcuni miei articoli di argomento archeologico concernenti la civiltà Minoica cretese. Rimasi piacevolmente sorpreso dall’apprendere, già nel corso delle nostre prime telefonate, che non solo era esponente di un centro culturale improntato sullo studio della Tradizione Misterica Eleusina, ma che a tale Tradizione egli inoltre apparteneva, sia per percorso iniziatico che per trasmissione familiare. Nicola Bizzi, infatti, oltre ad essere uno stimato storico, uno scrittore, un editore e un organizzatore di eventi culturali, è soprattutto un grande Iniziato. Non fa certo mistero della sua appartenenza alla Massoneria e all’Ordine degli Eleusini Madre, una delle realtà iniziatiche più antiche, chiuse e misteriose, un’importante realtà iniziatica che è fra le poche ad essere sopravvissute dalla tarda antichità fino ad oggi, attraversando indenne la triste stagione delle persecuzioni cristiane nei confronti di tutti gli altri culti, un forzoso ma necessario ingresso nella clandestinità e i secoli bui del Medio Evo. Una realtà iniziatica che, attraverso l’operato di suoi importanti e celebri esponenti, ha dato vita all’Umanesimo e al Rinascimento; una realtà iniziatica che si pone alla base della stessa Tradizione Occidentale, e che solo da pochi anni, per decisione del 73° Pritan degli Hierofanti Guido Maria St. Mariani di Costa Sancti Severi, persona che conosco e che profondamente stimo, ha deciso di intraprendere una politica di graduale apertura nei confronti del mondo profano.

Da oltre vent’anni, quindi, conosco l’Autore di questo libro e ho avuto modo di apprezzare la sua competenza, collaborando con lui in più occasioni e in vari progetti culturali ed editoriali.

Nicola Bizzi sa quindi di cosa parla quando introduce i lettori nel mondo degli antichi Misteri, e quando ci narra del martirio di Ipazia di Alessandria e di Galeria Valeria, due donne straordinarie, due Iniziate di cui è stata tentata addirittura la cancellazione della memoria storica. E sa di cosa parla quando ci spiega i misteri ed i segreti della Teogonia di Esiodo e la realtà storica della Titanomachia, e quando afferma categoricamente che non sono mai esistite, se non nei sogni degli sciocchi o dei contro-iniziati, né una fantomatica “Unica Tradizione Primordiale” né tantomeno una presunta unità trascendente di tutte le religioni.

In suoi precedenti saggi ed articoli, Nicola Bizzi ha sostenuto che la comune visione che abbiamo oggi della mitologia greca e romana è profondamene errata e in questo suo nuovo libro ci spiega quanto tale visione sia necessariamente da riscrivere e da reinterpretare se vogliamo comprendere le più autentiche radici della Tradizione e del Mito. E ci spiega con grande naturalezza come, prima di quella attuale, siano esistite sulla Terra altre precedenti umanità che ci hanno lasciato innumerevoli resti e testimonianze che l’Archeologia, aggrappata ai suoi obsoleti preconcetti e alle sue paure, si ostina a ignorare o a negare. E, parlando di Atlantide, non gira intorno all’argomento, ingolfando le pagine di “se” e di “ma” o di sterili e inutili ipotesi e congetture, come sono soliti fare molti altri scrittori privi di argomenti. Lui viene subito al punto, sbattendo letteralmente in faccia all’intero establishment accademico, ingessato nei suoi falsi stereotipi e nei suoi traballanti paradigmi, che non solo esistono ormai da decenni le prove documentarie che prima del X° millennio a.C. siano esistite non una ma varie civiltà avanzate e progredite, ma che addirittura da pochi anni è stata finalmente trovata dagli scienziati la “pistola fumante”, ovverosia la prova oggettiva del tracollo e della repentina scomparsa di tali civiltà: i due impatti cometari del Dryas Recente.

Nicola Bizzi non si dimostra tenero neppure con quella schiera di sedicenti storici e ricercatori che pretenderebbero di identificare l’Atlantide descrittaci da Platone con la Creta minoica, basandosi sul fatto che fu l’eruzione di Santorini che, attorno al 1600 a.C. pose drammaticamente fine a tale civiltà e ipotizzando goffamente che il grande Filosofo e Iniziato ateniese potesse essersi sbagliato, indicando la fine di Atlantide novemila anni prima della sua era anziché novecento! Rigettando con fermezza simili scempiaggini, egli ci dimostra come la Tradizione Misterica Eleusina abbia tramandato alcuni testi segreti che non solo confermano cronologicamente la versione di Platone, ma che ci narrano con dovizia di particolari la storia di una grandiosa civiltà sorta nell’Atlantico settentrionale, su quelle che vengono definite come le “Sette Grandi Isole del Mar d’Occidente”; una civiltà che al suo apice di espansione conquistò e colonizzò l’America centrale e meridionale, il bacino mediterraneo, l’Europa meridionale e buona parte del Nord Africa e del Vicino Oriente, lasciando ovunque in quelle terre testimonianza di sé. Una civiltà che scomparse drammaticamente attorno al 9600 a.C., una data che non solo corrisponde a quella indicataci da Platone ma che è anche la stessa del secondo grande impatto cometario che devastò l’intero pianeta facendolo ripiombare nella preistoria, ponendo fine alla piccola era glaciale del Dryas Recente e determinando in tutto il mondo un repentino innalzamento del livello dei mari. O, se preferite, un “Diluvio”, quel grande Diluvio di cui troviamo menzione in tutte le tradizioni mitologiche e religiose della Terra.

La civiltà Minoica di Creta non sarebbe quindi stata “Atlantide”, ma soltanto una delle colonie di tale civiltà nel contesto del Mediterraneo.

Per non parlare, poi, delle straordinarie conferme che i testi misterici della Tradizione Eleusina forniscono a determinate oscure ed intricate realtà che troviamo solo parzialmente esposte in saggi come L’altra Europa di Paolo Rumor!

La Storia che ci racconta Nicola Bizzi è quindi realmente una Storia “proibita”, perché per troppo tempo i Controllori della Matrix hanno deciso che tale dovesse essere, impedendo al genere umano di accedervi, di conoscerla. Ma non vi anticipo altro, lasciandovi alla lettura di un libro che senz’altro non vi lascerà indifferenti. Un libro che probabilmente avrà il potere di risvegliare le vostre coscienze.

Boris Yousef

Belgrado, Maggio 2018.